03 febbraio 2017
Rapporto con il cibo

Cara mamma, prima di tutto mi sento di sottolineare che la televisione non rilassa, anzi a volte agisce proprio da eccitante e, addirittura, alla lunga può favorire nervosismo e irritabilità. Diciamo che i bambini guardano la televisione se non viene proposta loro un’alternativa migliore: giocare all’aperto o in casa, meglio se con un amichetto (almeno quando è possibile), sfogliare un libro e ascoltare la lettura di una fiaba, fare le costruzioni, giocare con la pasta da modellare, fare un disegno e così via, in compagnia dei nonni o di mamma e/o papà. Aggiungo che un bambino può anche non fare assolutamente nulla: non è necessario per la sua crescita che sia continuamente stimolato e impegnato in un’attività in qualche modo, per così dire “produttiva”. Se la sua bimba fosse nata in campagna, in una fattoria piena di animali o abitasse in un condominio con un cortile dove poter giocare con altri bambini considererebbe la televisione un ripiego rispetto all’opportunità di poter fare altro. Con la nonna vede la tv perché c’è solo quello, perché non ha alternative. Mangia tutto quello che mangia – tra cui caramelle e dolcetti vari, dannosi anche per i bambini – perché li trova a disposizione e le viene concesso di farlo. Non è sua figlia che fa la spesa, non è lei che decide cosa tenere in dispensa, ma siete voi adulti a pensarci: cominci dunque fin da subito a darle una regola rispetto all’alimentazione! A merenda, frutta e yogurt o pane e marmellata, niente caramelle né altri stuzzichini. Niente “fuori pasto” e a tavola alimenti sani, a misura di bambino (e anche di adulto, ché tutti dovremmo imparare a mangiare esattamente come dovrebbe mangiare un bambino). Tenga presente che un bambino che cresce libero di fare quello che vuole, nell’assoluta assenza di paletti, alla lunga sviluppa la sensazione di essere abbandonato a se stesso, di non avere nessuno che si prende cura di lui, nel significato più alto della frase, quindi non cresce felice né sicuro di sé come chi si sente invece governato affettuosamente. A 4 anni un bambino deve essere guidato, è necessario che gli venga indicata la differenza tra quanto va bene e quanto no, non è certo una buona idea lasciargli fare sempre di testa sua. Più giochi insieme dunque, più fiabe, più condivisione, sia quando è con lei sia quando è con la nonna. Per quanto riguarda il comportamento che lei descrive, il mio consiglio è di non reprimerlo attraverso un rimprovero, bensì di cercare di distogliere la bambina distraendola con un gioco, un racconto, un abbraccio, una canzoncina. tanti cari saluti, mi scriva ancora, se lo desidera.

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